Carissimi,
siamo all’inizio e ogni inizio è benedetto da Dio.
Io sono all’inizio del mio ministero come Arcivescovo a Milano: c’è un po’ di vertigine quando si parla dall’alto del pulpito in Duomo. Ma cercherò di salire fin lassù per farmi sentire anche lontano. Questo infatti voglio fare: raggiungere tutti per ripetere a ciascuno l’annuncio di Giovanni il Precursore che indica Gesù: “Ecco l’Agnello di Dio!”. Sono certo che l’annuncio sarà ripetuto da tutti i preti, gli educatori, gli animatori degli oratori e da tutti i genitori: ho grande ammirazione per loro e so che posso contare su di loro, perché nessuno si confonda nella ricerca della direzione da seguire. Spero che tutti i ragazzi, gli adolescenti, i giovani degli oratori si lascino affascinare dall’annuncio e si mettano in cammino per seguire Gesù: vedrai che bello!
L’anno pastorale, come quello scolastico e della vita sociale, è all’inizio: c’è sempre un po’ d’apprensione e nessuno può pensare di essere pronto in tutto. Come sarà? Ce la faremo? Ci manca questo e ci manca quello: come si potrà fare? C’è però un fascino nell’azzardo e sono certo che molti adulti affidabili e saggi potranno incoraggiare: vedrai che bello!
Il direttore FOM, don Stefano, è all’inizio: è stato finora impegnato in un oratorio, grande finché si vuole, ma un oratorio solo. Adesso dovrà avere un occhio su tutti gli oratori della diocesi, ascoltare proposte, incoraggiare la dedizione, raccogliere malumori, animare slanci. Presumo che anche don Stefano abbia momenti di affanno e di inquietudine. Mi pare però di sentire che da tutte le parti della diocesi prende vita un coro, un grido, un canto che dice a don Stefano: “Coraggio, vedrai che bello!”.
Mi immagino che molti, educatori, animatori, genitori, così come preti e seminaristi, suore e consacrati si presentino all’oratorio per iniziare il loro servizio. Certo alcuni saranno un po’ intimiditi dal compito, perplessi sulle prime impressioni, incerti su come cominciare mentre cercano di familiarizzarsi con il quintale di chiavi che hanno ricevuto e con il calendario congestionato che sta lì, sulla scrivania, con tutti gli appuntamenti dell’anno e tutti i momenti che non possono mancare. Sono all’inizio e, presumo, si domandano: ma come farò? Come si fa a fare tutto, a preparare tutto, a pensare a tutti? In effetti l’impianto organizzativo di un oratorio è molto impegnativo e complicato. Ma poi si affacciano i volti dei ragazzi, la loro simpatia, i loro ragionamenti imprevedibili e le trovate sorprendenti, si affacciano i genitori con la loro fiducia, con il loro incoraggiamento, e, forse qualcuno li vede anche, si affollano nel cielo che sovrasta l’oratorio legioni di angeli custodi che volteggiano, vigili e sorridenti, a scongiurare pericoli e a mormorare all’orecchio attento di chi non solo opera, ma anche prega, una parola lieta e buona: “Non avere paura, vedrai che bello!”.
Siamo tutti all’inizio e l’inizio è pieno di grazie. Rallegriamoci insieme e non perdiamo le occasioni.
Buona festa dell’oratorio 2017!