È la definizione per eccellenza di “sacramento”:
SEGNO – esprime il “già e il non ancora”, gesti e parole che rimandano ad altro, precisamente al modo in cui la salvezza e la bontà di Dio realizzano ciò che significano: l’acqua che purifica e dà vita, l’olio che consacra e conforma a Cristo, la luce che indica la fede da tenere viva, il pane e il vino segni del dono totale d‘amore che Gesù rinnova per noi, e così via…
EFFICACE – indica un evento che, pur non visibile ad occhio nudo, tuttavia sortisce un effetto potente e reale, capace persino in alcuni casi (in particolare per i sacramenti del Battesimo, Cresima, Ordine Sacro) di “imprimere il carattere”, cioè realizzare un “cambiamento ontologico”, nell’essere più profondo della persona. Siamo trasformati dal Signore.
DELLA GRAZIA DI DIO – cioè del Suo amore. Noi siamo i figli amati dal Padre. Egli ci avvolge del Suo amore. I Sacramenti, la Parola e lo Spirito Santo sono “luoghi” nei quali l’amore di Dio per noi è effuso nei cuori rendendo più bella e vera la vita, donando luce al cammino, riempiendo di forza lo spirito, alimentando la vita spirituale e la nostra fede ogni giorno.
Insomma i sette sacramenti sono il segno della permanente presenza di Gesù Risorto tra noi: col Battesimo siamo resi figli nel Figlio e pietre vive nella Chiesa. La Cresima fa scendere su noi il sigillo dello Spirito che abilita alla testimonianza nella Chiesa. Nell’Eucarestia è spezzato e offerto il pane e la Parola che nutrono la vita e rinnovano la speranza. Nel perdono sacramentale possiamo cambiare “il nostro cuore di pietra in un cuore di carne” (cfr. Ez 36,26) e fare della nostra vita un nuovo itinerario di sequela del Signore. Il matrimonio e l’ordine sacro realizzano la modalità concreta in cui esprimere il servizio e l’amore per Cristo e i fratelli nel mondo. Infine l’unzione dei malati conferma e dà forza al corpo e allo spirito per restare uniti a Cristo e partecipare in pienezza al mistero della Sua Croce e Resurrezione.
Quanta grazia di Dio è racchiusa nei sacramenti che si celebrano nella Chiesa! Vale la pena allora essere riconoscenti per quanto ci accingiamo a vivere nella nostra Comunità Pastorale nelle prossime settimane di settembre. Rispettando le indicazioni ministeriali del governo e quelle diocesane del nostro Vescovo celebreremo – a Dio piacendo – i sacramenti del Battesimo, della Cresima, dell’Eucarestia, del matrimonio nelle nostre tre Parrocchie.
Nelle pagine interne troverete date e orari. Mi permetto alcune precisazioni circa Cresime e Comunioni: ovviamente rispetto a quanto siamo abituati a vivere solitamente nel mese di maggio subiranno variazioni le modalità celebrative dei sacramenti: è necessario ridurre le presenze ai soli parenti stretti – genitori e fratelli/sorelle – (i posti in Chiesa sono sempre contingentati e ridotti), si potrà accedere solo igienizzando le mani all’ingresso e muniti di mascherina. I parenti e amici potranno seguire la celebrazioni in diretta streaming sul canale youtube della Comunità Pastorale www.madonnadellaselva.net.
Se da un lato probabilmente le circostanze ci costringono a vivere con sobrietà rispetto al solito queste celebrazioni, dall’altro invito a cogliere questa situazione come occasione per “centrare direttamente il cuore della festa”: essa è l’incontro con Gesù nell’Eucarestia e nel dono dello Spirito Santo.
Questo è il senso di quanto celebriamo e la ragione del nostro ritrovarci. Regali, pranzi e cene, rimpatriate di parenti e amici sono contorno non indispensabile. E soprattutto non dovremo dimenticare che il cammino di fede continua, per piccoli e grandi! La grazia di Dio che riceviamo nei sacramenti merita di trovare corrispondenza nella vita, fedeltà nella presenza, partecipando all’Eucarestia e vivendo la propria fede in modo coerente e tenace, educando a questo noi stessi e i nostri ragazzi/e.
Dall’esempio dei genitori, padrini e madrine, catechisti/e, sacerdoti, dipende la fecondità di quei “semi” che la grazia di Dio pone nei cuori dei nostri ragazzi. Davvero risuoni per noi l’invito di Gesù: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro appartiene il Regno di Dio”. Quanta grazia di Dio sarà riversata su di noi: facciamocela bastare per rimetterci in strada, con più verità e convinzione, con più semplicità e sobrietà, con maggior vivacità spirituale e coraggio. Abbiamo la prova concreta che – nel cammino della vita – la presenza e l’amore di Dio non vengono mai meno.
don Federico