Pubblicato il 7 novembre 2019 · Categorie: Comunicazioni

IMG-20191004-WA0001

Quest’anno la tradizionale Lettera che l’Arcivescovo dedica alle famiglie in occasione del Natale – dal titolo «La benedizione di Dio per abitare la casa» (Centro Ambrosiano, 32 pagine, 0,45 euro) – invita a pensare a tutto ciò che “abita” le nostre case: persone, relazioni… ma anche oggetti!

L’Arcivescovo ci propone di abitare tra le pareti domestiche con l’atteggiamento di chi sa sorprendersi e si dispone a esplorare; con «l’atteggiamento di chi si lascia istruire non solo dalle persone, non solo dalle visite attese, ma anche dagli oggetti scontati, dalle ovvietà insignificanti».

La porta, le fotografie, il divano del salotto, l’attestato, la tavola, il vecchio libro, il crocifisso, la ciotola di teak, la finestra: una riflessione su nove oggetti che generalmente si trovano nelle nostre case e che “prendono voce”, dandoci messaggi e segni, in questo Natale!

«Ascoltare la voce delle cose di casa è un aiuto ad andare oltre la banalità, oltre la fretta, per accorgersi di quante memorie si possono custodire, di quanta saggezza si può attingere, di quanto sia bello “avere una casa”, forse anche un privilegio e una responsabilità. Si deve quindi riconoscere che la gioia di lodare Dio non viene solo dai momenti felici e dalle prospettive promettenti, ma da una misteriosa forza e grazia che permette di resistere anche nelle tribolazioni estreme. E in questa situazione i giovani giudei danno voce a tutte le cose perché si innalzi la lode di Dio».

La lettera sarà disponibile a partire dal 22 ottobre.

Commenti chiusi.