NEL CAMPO DI SAN SIRO
Il campo di San Siro sarà l’immagine del campo che è il mondo, abitato dai testimoni della fede che, con un grande entusiasmo, sono chiamati a proclamare la gioia del Vangelo.
Fra questi testimoni ci sono anche i Cresimandi 2014 che, grazie al dono dello Spirito Santo, rispondono al dono dell’amicizia offerto dal Signore e dicono «sì» all’invito ad andare «fino ai confini della terra»!
La cornice dello Stadio Meazza, nell’incontro diocesano del 2 giugno, mostrerà ai ragazzi e alle ragazze presenti un bellissimo volto di Chiesa che, in cammino con il suo Vescovo, non rimane chiusa in «recinti separati» ma percorre strade che incrociano le vie di tante persone, soprattutto quelle che più o meno consapevolmente sono in ricerca di Dio.
Ai ragazzi verrà chiesto di fare della propria vita una testimonianza dell’amore. È l’Arcivescovo Angelo Scola che nella sua lettera ai ragazzi della Cresima 2014 «Vi darò il Consolatore» (ed. Centro ambrosiano) chiede di rispondere «sì» alla domanda che un giorno Gesù risorto fece a Pietro e la cui eco risuona ancora oggi, fino a toccare anche il cuore dei Cresimandi: «Mi vuoi bene?». Questo amore corrisposto mette in movimento e chiama tutti a sentire forte la vicinanza di Dio. L’Incontro dei Cresimandi a San Siro è segno di una comunità cristiana che sa prendersi cura dei ragazzi e sa proporre a loro l’incontro con il Signore Gesù perché siano portatori del suo amore nel mondo. È per questo cheinvitati speciali a questo appuntamento non sono solo i ragazzi della Cresima, ma anche i loro genitori, i catechisti, glieducatori dell’oratorio e delle associazioni e dei movimenti, le religiose e i presbiteri, tutti coloro che in fin dei conti formano la «comunità educante» che davanti all’Arcivescovo rinnoverà il proprio impegno di accompagnare i più giovani nel loro cammino di fede proprio nel momento cruciale di passaggio in cui, al termine dell’Iniziazione cristiana, sono chiamati a continuare l’itinerario di fede, perché sia sempre più solido e incida sulle scelte e sulle azioni. Con il Cardinale tutti insieme (lo faranno anche i figuranti che sono in «campo»), proporremo ai cresimandi di continuare il cammino restando «uniti a Dio» e fedeli a quella che il nostro Arcivescovo chiama «amicizia cristiana»: «Siate fedeli a quei luoghi (in particolare l’Oratorio, ma poi l’Acr…) che vi aiutano a viverla» (Lettera ai ragazzi della Cresima 2014).