Pubblicato il 6 novembre 2016 · Categorie: Comunicazioni

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“Vieni, servo buono e fedele: prendi parte alla gioia del tuo Signore”

 

In queste parole del Vangelo di Matteo (25,21) troviamo l’accoglienza amorevole e riconoscente di Dio Padre nei confronti di don Giovanni, che venerdì mattina è tornato a Lui dopo un lungo periodo di malattia. Riporto qua sotto quanto ho voluto esprimere al termine del funerale di don Giovanni che ha visto presente davvero tantissime persone.

“Al termine della celebrazione la salma di don Giovanni lascerà Fagnano alla volta di Albairate, suo paese natale, dove oggi pomeriggio alle ore 14.30 sarà celebrata una Messa presieduta da Mons. Luigi Stucchi, nella Chiesa parrocchiale. Il luogo della sua sepoltura sarà dunque presso il cimitero di Albairate.

Le sorelle Maria, Ortensia e Costanza, i nipoti e i familiari di don Giovanni mi hanno pregato di farmi loro portavoce per esprimere un ringraziamento sentito a tutti, in particolare a coloro che in modi diversi sono stati loro vicino con l’affetto e la preghiera e presenti non solo in questi giorni, ma anche nel periodo della malattia di don Giovanni.

Personalmente come vostro parroco– a nome di tutta la comunità Pastorale Madonna della Selva  nelle sue tre Parrocchie – mi sento di esprimere al Signore una preghiera di ringraziamento per il dono che è stato don Giovanni per questa comunità. Posso solo intuirlo, perché non ho avuto la fortuna di conoscerlo bene, nel pieno delle sue forze e di poter collaborare nel ministero con lui. Però dai tratti che ho potuto intravvedere visitandolo talvolta in questi scorsi mesi e dai racconti delle persone che parlavano di lui, intuisco in don Giovanni il volto del pastore buono e bello:

- buono, perché totalmente “rivolto e sbilanciato”, innamorato della sua gente; Papa Francesco se fosse qui ora ci direbbe che don Giovanni “puzzava dell’odore delle sue pecore”

- bello, il bel pastore, per il tratto che contraddistingueva don Giovanni in modo eminente: una finezza spirituale, una delicatezza d’animo, una carità pastorale che facevano splendere in lui la bellezza, della luce e della grazia di Gesù. Questo si scorgeva in don Giovanni in particolare nella cura pastorale dei nostri malati. Incontrandoli ancora oggi, dopo i saluti convenzionali, non mancano mai di farmi presente che “Qui veniva sempre il don Giovanni, in bicicletta…”.

Anche oggi, come sempre quando venivo a trovarti, caro don Giovanni, ti prometto a nome della Comunità la nostra preghiera per te, ma oso rinnovarti la richiesta di continuare a pregare per noi, per aiutarci a diventare sempre più Comunità Pastorale capace di vivere la gioia del Vangelo e la luce di un’autentica comunione fraterna.”.

                                                                                                                                                                                                         don Federico

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