Data evento: dom 10 novembre 2019 · Pubblicato il 3 novembre 2019 · Categorie: Eventi - Comunità

Domenica 10 novembre: GIORNATA DIOCESANA CARITAS

Sentiamo spesse volte parlare di CARITAS, ma forse non tutti abbiamo le idee chiare su cosa sia e a cosa serva realmente. Credo che la maggior parte delle persone possa correre il rischio di identificare la Caritas, in modo particolare quella Parrocchiale, come quel luogo dove ci sono persone che ritirano indumenti usati che noi non sappiamo dove mettere. Più volte mi è capitato di sentir dire: “Ho un armadio pieno di roba vecchia, piuttosto che portarla in discarica, la do alla Caritas”. Ecco questo modo di ragionare non è proprio corretto. Se è vero che la Caritas ritira indumenti usati, purché in buono stato, puliti e ancora usufruibili, tuttavia quando portiamo qualche abito dovremmo forse prima chiederci se fossimo noi a riceverlo come ci sentiremmo… Mi spiego meglio: se ho un abito degli anni trenta che non metterei più per non apparire ridicolo, forse non è il caso di portarlo alla Caritas, ma più opportunamente in discarica…

 

Allora a cosa serve la CARITAS? La sua finalità prioritaria è FARSI PROSSIMO: farsi vicino venendo in aiuto a tutte quelle persone che stanno attraversando un momento particolarmente difficile della loro vita, sia sotto il profilo strettamente umano e relazionale, sia per quanto riguarda l’aspetto materiale ed economico. Infatti, il perno attorno al quale ruota tutta l’attività della Caritas è il “Centro di ascolto”. I collaboratori del centro di ascolto sono persone qualificate che hanno frequentato corsi formativi per svolgere adeguatamente tale servizio e che sono a completa disposizione di tutte quelle persone, credenti e non, che in momenti di difficoltà si rivolgono a Caritas per provare a trovare assieme una soluzione ai loro problemi. Per gli operatori del “Centro di ascolto” prima viene la persona, perché “Tu sei importante per me, mi stai a cuore, sei il benvenuto”, poi insieme si cerca di dipanare, affrontare e risolvere i problemi e i bisogni in questione. A volte capita anche che ci siano persone in serie difficoltà che, per motivi di pudore o vergogna, non osano rivolgersi a Caritas. In questi casi, è utile segnalarli con discrezione agli operatori, così come ci invita a fare il nostro Arcivescovo Mario, applicando quella che lui chiama “l’arte del buon vicinato“; egli spiega che “…il buon vicinato è frutto di un’arte paziente e tenace, quotidiana e creativa …si tratta non tanto di fare cose straordinarie, quanto piuttosto di un gesto minimo, dell’attenzione intelligente, della vigilanza semplice che riconosce, per così dire istintivamente, il bene possibile e lo compie con la naturalezza dei semplici e dei forti” (M. Delpini – “Per un arte del buon vicinato”).

 

 

Ogni anno, in occasione della GIORNATA DIOCESANA CARITAS, quasi “istituzionalmente” proponiamo alcuni prodotti da acquistare: riso e mele. Anche in questo prossimo weekend non mancheranno. Inoltre vi informiamo che durante quest’anno pastorale ci saranno altre occasioni nelle quali indiremo raccolte straordinarie di generi alimentari e di prima necessità per le famiglie bisognose della nostra Comunità. Facciamo tesoro e non dimentichiamo le parole che l’apostolo Giovanni ci lascia nella sua lettera: «Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo. Se uno dicesse: “Io amo Dio”, e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello». (1 Gv 4,20-21).

                                                                                                                                                                                                                                  diacono Cristoforo Biffi

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