Pubblicato il 23 agosto 2020 · Categorie: Comunicazioni

LA SAPIENZA VIENE DALL’ALTO E INDICA LA STRADA

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don Federico Papini – immagine dal WEB

Ci avviciniamo progressivamente al mese di settembre, che segnerà certamente la fine del tempo estivo, ma al tempo stesso sarà crocevia di ripartenze, anche se quest’anno condizionate dalla pandemia che ancora segna profondamente il nostro vivere quotidiano. Mi permetto al riguardo di citare un brano della lettera pastorale del nostro Arcivescovo Mario Delpini, là dove dice: “Il tempo che ci attende sarà come prima o la vita sarà diversa? Saremo diversi? Non ho risposta.

 

Propongo di cercare insieme, di invocare insieme “la sapienza che siede accanto a Dio in trono” (cfr. Sap 9,4), “la sapienza che viene dall’alto” (Gc 3,17). Con questa intenzione propongo di vivere l’anno pastorale come un percorso sapienziale: attraversiamo i tempi con le nostre domande, con l’attenzione a cercare il senso e il criterio della vita ordinaria, delle sue pratiche, delle possibilità di bene e delle tentazioni del male. La vita ordinaria per certi aspetti è ripetitiva, e prevedibile, è anche però sorprendente, sconcertante, angosciante. La sapienza che viene dall’alto è quell’attitudine ad affrontare il prevedibile e l’imprevisto, la sorpresa meravigliosa o l’irrompere dello spavento con l’animo del credente, con la condivisione della visione cristiana della vita che ci rende popolo, dentro una storia, in cammino verso il compimento. Cerchiamo insieme!”. Mi sembra importante entrare nel nuovo anno pastorale con questo atteggiamento di ricerca comune dei passi da compiere, dei sentieri percorribili, sforzandoci di vincere la paura e il timore che possono bloccare il cammino, la pigrizia e l’accidia che tentano di frenare i propositi buoni, rinnovando la fiducia nella presenza e nella Provvidenza di Dio, sicuramente immancabili.

 

Esattamente come l’Arcivescovo e come voi, anch’io fatico a pensare a cammini e itinerari articolati così come siamo abituati a fare. Una cosa è certa però: “non tireremo i remi in barca”, ma proveremo a pensare e fare ciò che è necessario, lo vivremo così come siamo capaci, mettendoci tutto il nostro impegno, la intelligenza, le forze e la buona volontà, per compiere ogni cosa al meglio delle nostre possibilità. Una cosa è certa: Gesù è con noi sulla barca e non ci abbandona! Di più: Egli sarà capace – come sempre – di trarre il bene anche dal male, di aiutarci a ritrovare in noi quelle energie di bontà, di generosità, di altruismo che abbiamo dentro (“Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo”) e che attendono il momento opportuno per fiorire; dobbiamo avere la certezza che terminata questa pandemia davvero saremo tutti più forti, più saldi e anche arricchiti interiormente.

 

Entreremo nel mese di settembre con la festa patronale della Parrocchia di Santa Maria Assunta. Sul retro del notiziario trovate già il programma di massima: lo commenteremo nel numero di settimana prossima. Nei restanti weekend di settembre, a Dio piacendo, avremo le celebrazioni dei sacramenti delle Cresime e delle Comunioni nelle tre parrocchie: 100 cresimandi e 110 comunicandi riceveranno rispettivamente il sigillo dello Spirito Santo e si accosteranno all’Eucarestia. Nei prossimi mesi di settembre e ottobre riprenderemo poi regolarmente la celebrazione dei Battesimi – almeno 20 i bambini che “rinasceranno a vita nuova” – e 7 coppie di fidanzati si uniranno in matrimonio. Quanta grazia di Dio illuminerà la vita della nostra Comunità Pastorale! A noi raccogliere la sfida di farne tesoro e non smettere mai di camminare insieme. Dietro a Lui.

                                                                                        don Federico

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